ESCHER Maurits Cornelis Escher, pronuncia olandese [?m?ur?ts k?r?ne?l?s ??s?r oppure [?????] (Leeuwarden, 17 giugno 1898 – Laren, 27 marzo 1972), è stato un incisore e grafico olandese. Per me è stato molto di più. Con i suoi volumi e le sue linee ha creato l’incisione perfetta foto-realistica. Si spostò dalla sua cittadina per fare gli studi elementari. Nello studio non fu molto coerente e solo il disegno gli dava quelle emozioni e pace che lui cercava. Infatti fu bocciato diverse volte. Accortosi anche lui dei disastri che faceva si spostò in una università a lui congeniale, nel 1918 passò all'università tecnica di Delft. Emerse tutta la sua padronanza nella incisione di superfici lignee e metalliche. Purtroppo anche questa volta pur riconoscendo la sua ottima tecnica fu giudicato inferiore per la sua arte. Per lui fu una grande delusione, ma fortunatamente strinse ancor di più i suoi lavori al suo maestro preferito, al punto che Escher fece al suo insegnante un disegno che fu appeso all’interno della scuola. Tanta fu fin dall’inizio la diffidenza per questi disegni da parte dei critici. Le opere grafiche di Maurits Cornelis Escher hanno poi raggiunto un successo planetario che non ha mai accennato a subire flessioni. All'inizio a riconoscere il valore dell'oeuvre escheriana sono stati non tanto i critici d'arte, quanto i matematici e cristallografi, che per primi si sono interessati degli aspetti matematici delle litografie di Escher, a partire da Doris Schattschneider, docente di matematica al Moravian College di Bethlehem che, con la collaborazione del pittore new-yorchese Wallace Walker, ha anche fornito una soluzione plastica alle problematiche poste dal grafico, realizzando poliedri di carta tridimensionali. Importanti anche i contributi di Martin Gardner, autore di un articolo intitolato The Fascinating Mathematical Art of Maurits C. Escher [L'affascinante arte matematica di Maurits C. Escher], [31] e di Douglas Hofstadter, che ha ravvivato il culto escheriano con la redazione del libro Gödel, Escher, Bach: un'eterna ghirlanda brillante. Dopo questa rivalutazione operata dal mondo della matematica anche il pubblico e i critici d'arte si accorsero come Escher sia stato in realtà un artista profondo e innovativo, in grado di vivacizzare schemi estetici sedimentatisi da secoli e di proporne di nuovi. Il grafico Albert Flocon, ad esempio, nell'ottobre 1965 scrisse sulla rivista Jardin des Arts il seguente commento: «La sua arte è sempre accompagnata da un'eccitazione passiva, dal brivido intellettuale di scoprirvi una struttura plausibile che contraddice la nostra esperienza quotidiana e la mette in discussione». Non si deve anche scordare i suoi disegni all’interno di film, telefilm e cartoni animati come i Griffin. Francesco Panerai