SPAZIO LIBERO NOVEMBRE 2020 Eric-Emmanuel Schmitt “Veleno d’amore” Edizioni E/O Biblioteca Centrale Arezzo NRE 1051, BCA 257799 Eric-Emmanuel Schmitt, membro dell’Académie Goncourt, è nato a Sainte-Foy-lès-Lyon nel 1960. Come autore teatrale ha scritto numerose opere rappresentate in tutto il mondo. I suoi romanzi sono tradotti in molte lingue. Le Edizioni E/O hanno pubblicato Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano, Odette Toulemonde e Piccoli crimini coniugali, da cui sono stati tratti dei film, “Milarepa”, “La parte dell’altro”, “La mia storia con Mozart”, ecc. ecc. Il romanzo che ho letto è Veleno d’amore. Eric-Emmanuel Schmitt “gioca” con Shakespeare, di cui si prepara la rappresentazione di “Romeo e Giulietta in una scuola superiore in Francia. È un romanzo molto contemporaneo...... Quattro liceali amiche per la pelle. Ognuna intrattiene dialoghi con le altre e tiene un diario. Sono proprio queste pagine e questi brevi dialoghi, sono la forma narrativa, scelta da Schmitt, per raccontarci gli eccessi a cui può far giungere l’amore. Le protagoniste hanno diciassette anni, sono compagne di scuola e vivono quel difficile periodo in cui da ragazze si diventa donne, pensano con ansia e frenesia all’amore fisico, al sesso, si chiedono come sarà la “prima volta” con il desiderio impaurito di farlo il prima possibile. Quello che raccontano alle amiche non è quello che raccontano a sé stesse. I fatti avvengono, hanno un loro svolgimento oggettivo, ma la visione che ognuna ha degli stessi fatti è ben diversa. Il romanzo si apre mettendo in luce i vari problemi delle singole ragazze e sembra che fra alti e bassi, la loro vita trascorra normalmente. Ma il grande evento dell’anno scolastico è la recita del Romeo e Giulietta a cui tutte e quattro collaborano, due di loro addirittura nei ruoli principali di Giulietta e di Romeo. Si allestisce lo spettacolo, si fanno le prove, ma con il passare dei giorni le storie private delle quattro ragazze si intrecciano sempre più con le vicende del dramma di Shakespeare, fino ad arrivare a un sorprendente finale tragico e amaro, in comune, che squarcerà il velo sulle tante illusioni che tutti ci facciamo sull’argomento “amore”. È un romanzo avvincente, che decolla subito sulle ali leggere dell’ironia per poi, inaspettatamente, scendere in picchiata nei foschi meandri della tragedia e del dubbio. Rimane la domanda: amiamo amare o stiamo semplicemente seguendo un ineluttabile istinto che ci farà soffrire? La soluzione che viene trovata, da una delle ragazze dà speranza, una speranza forse vana ma l’unica che ci accompagnerà nella vita prima di morire. Mi ha lasciato una punta di amaro in bocca la lettura di questo romanzo, che comunque ritengo fondamentale da leggere e che consiglio a tutti, ancheai deboli di cuore... Ho scoperto un nuovo autore di cui non mancherò di leggere altri scritti. Francesco Panerai.