Il Getty con le gette. Del Getty si sono occupati sia giornalisti che procuratori della Repubblica italiana. Infatti fino ad oggi ha restituito all’Italia circa 60 opere trafugate nel corso degli anni, dalla bella penisola. Furti probabilmente dovuti a scavi clandestini, non sono che la punta dell’iceberg. Fino ad oggi infatti si contano ben 350 reperti, di dubbia se non inesistente provenienza di cui non si sa come il Getty ne sia venuto in possesso. Pagati fior di milioni di dollari dall’inizio della metà del secolo scorso, sono riconducibili tutte agli stessi venditori che sono incappati più volte nella legge americana per vendita di reperti archeologici trafugati dall’ Europa. Il “Los Angeles Time” per esempio ha pubblicato una serie di ricerche che rivela proprio tutto ciò. Fino ad ora le opere restituite ammontavano a 46 milioni di dollari, quelle da restituire ad almeno il doppio. Getty il milionario petroliere, era denominato lo “Squillionario” (o milionario squilibrato) per, ad esempio, aver messo tutti i telefoni delle zone trivellate, a gettoni. La cura che è stata impiegata per venire a capo di queste opere ha dimostrato che gli stessi curatori o direttori del Getty, hanno fatto spesso dichiarazioni mendaci e di comodo. Marion True, per esempio, è stata incriminata per ricettazione, ma da come vanno le cose in Italia, mai condannata per scadenza dei termini processuali. Ad esempio opere con evidente provenienza italiana, sono state dichiarate orientali (Asia Minore) o greche. Altari funerari romani, leoni di pietra e di bronzo, statue e suppellettili varie come vasi ecc. ecc. sono stati venduti al Getty da altri musei americani, anche loro senza adeguata documentazione della provenienza. Speriamo che le 350 opere mancanti ritornino presto in Italia. Il Getty con le Ghette…. Francesco Panerai